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Alexa, Google, Siri: come le interfacce vocali cambieranno il business

Cercare sul web, gestire gli elettrodomestici, acquistare? Azioni a portata di comando vocale. Ma con l’intelligenza artificiale si può fare di più (già oggi)

26 Gennaio 2018
  • Business
  • Interfacce vocali
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Gli assistenti vocali mostrano già un buon livello di intelligenza e di raffinatezza

Team Conflux

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26 Gennaio 2018
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Il mercato dei device basati su interfacce vocali è finalmente maturo. Il 2017 è stato l’anno del primo significativo incremento di vendite di home assistant e smart speakers, che secondo alcune stime sarebbero triplicate negli ultimi dodici mesi negli Stati Uniti. Il ruolo degli assistenti vocali, del resto, sta diventando sempre più centrale anche all’interno di altri dispositivi, se è vero che negli USA quasi una persona su due afferma di aver sfruttato le funzionalità di un voice assistant, principalmente utilizzando uno smartphone.

Smart devices, connected car e pagamenti con comandi vocali: tra realtà e futuro

Lo sviluppo delle intelligenze artificiali – capaci di gestire richieste complesse formulate dagli utenti – e la progettazione di interazioni con il voice assistant che siano sempre più conversazionali sono gli elementi chiave per la diffusione dei servizi che sfruttano le interfacce vocali. Tra i mercati che potrebbero beneficiare del connubio tra voice interaction e artificial intelligence c’è sicuramente l’e-commerce: tra le funzionalità attivabili con Alexa ci sono già quelle che permettono di acquistare da Domino’s Pizza, Pizza Hut e Starbucks, anche se, stando alle recensioni degli utenti, le skills messe a disposizione da questi brand sono ancora decisamente migliorabili.

 

Dare voce e orecchie agli oggetti della vita quotidiana è invece la sfida che riguarda gli altri smart devices, come come tv ed elettrodomestici. Modificare le impostazioni del termostato impartendo un comando vocale o accendere le luci di casa è già possibile (ad esempio grazie a Nest), ma gli oggetti intelligenti – in grado di recepire istruzioni e fornire feedback con linguaggio naturale – sono destinati inevitabilmente a crescere. Anche la gestione delle connected car è già realtà: la skill progettata da Ford per Alexa consente di bloccare e sbloccare le porte della vettura, controllare la pressione degli pneumatici e lo stato di altri componenti del mezzo.

cassa amazon grigia su sfondo bianco

Un altro ambito fecondo per le tecnologie basate su input vocali è quello costituito dai sistemi di pagamento. È già possibile utilizzare gli assistenti vocali per avviare le procedure di pagamento. L’obiettivo a lungo termine dell’implementazione dei comandi vocali nel settore del banking è quello di utilizzare la voce come ulteriore opzione biometrica per rafforzare la sicurezza delle transazioni, accanto al riconoscimento facciale e quello delle impronte.

Interfacce vocali: 4 soluzioni innovative per il business

Le interfacce vocali basate sull’intelligenza artificiale sono destinate a migliorare la vita di persone e aziende e a rivoluzionare numerosi mercati. Abbiamo raccolto quattro esempi di applicazioni – destinate alle aziende – che sfruttano gli assistenti vocali sia per raccogliere input dall’utente sia per restituire informazioni, opzioni e contenuti.

 

  • Gestire l’ufficio e i meeting aziendali con i comandi vocali

 

La soluzione Alexa for Business è stata messa a punto da Amazon per automatizzare la gestione dei task lavorativi attraverso i comandi vocali. Questo servizio permette di organizzare il lavoro d’ufficio, interrogare i database e gestire le conference call attraverso l’assistente vocale.

 

  • La lampada che cambia colore (grazie ad Alexa) e ti dice se un tuo KPI sta migliorando o peggiorando

 

Verificare l’andamento delle metriche di business e ottenere luce verde se gli affari vanno bene: è già possibile, grazie al Business Intelligence Virtually Everywhere creato da Sisense. Questo sistema efficace permette di collegare Alexa a una lampada intelligente e interrogare i dati di business ottenendo un efficace feedback visivo: se il KPI fa indicare risultati positivi la lampada può colorarsi, ad esempio, di verde, mentre diventerà rossa se l’andamento non sarà peggiore delle attese. «Alexa, come sono andate le vendite nell’ultimo quarter?» è una delle domande che è possibile fare al sistema. Nella speranza che la lampada si illumini del colore sperato.

 

  • Controllare la posizione dei veicoli e assegnare un incarico a un autista: basta un comando vocale

 

Gli assistenti vocali si possono rivelare molto utili in particolari settori, soprattutto dove il ricorso a sistemi attivabili a voce può ottimizzare il multitasking. È, per esempio, il caso della logistica: la skill realizzata per Alexa da Rhino Fleet Tracking consente di localizzare mezzi e autisti e gestire la flotta commerciale di un operatore. Per assegnare la guida di un carico a un driver basta ordinarlo ad Alexa.

 

  • Pubblicità attraverso gli smart speaker: per i brand uno nuovo spazio da conquistare

 

Paid search e pubblicità mirata basata sullo storico degli acquisti dell’utente? Gli inserzionisti sono interessati a farsi spazio all’interno dei nuovi device personali dotati di un assistente vocale. La possibilità di offrire annunci mirati e intelligenti può far gola ai brand. Per adesso, però, Amazon ha smentito la volontà di aggiungere pubblicità ad Alexa e i rumors che la volevano già in contatto con alcuni marchi (come Procter & Gamble) per offrire una soluzione del genere. Che sia solo uno stop temporaneo?

L’era della voice-first interaction è arrivata, ma il design non è sempre all’altezza

I device basati su interazioni voice-first (cioè sistemi che accettano comandi vocali ma possono contare sul supporto di display integrati per mostrare i risultati di ricerca e consentire all’utente di esplorare e scegliere le opzioni) e voice-only (che ricevono input vocali e restituiscono output esclusivamente vocali) sono destinati a una diffusione sempre più capillare. Gli assistenti vocali mostrano già un buon livello di intelligenza e di raffinatezza. Non si può dire altrettanto del funzionamento delle applicazioni di terze parti, come si può dedurre dalle recensioni (per lo più negative) degli utenti sugli store distributivi. Accanto all’attesa crescita dell’intelligenza artificiale – che dovrà essere sempre più in grado di interpretare comandi formulati in linguaggio naturale – il design dell’interazione dovrà fare passi in avanti per declinare al meglio l’architettura delle conversazioni tra utente e interfaccia vocale e offrire un’esperienza sempre più soddisfacente.

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